Intervista a Sara Pope!

Intervista a Sara Pope!

Siamo lieti di poter pubblicare, in collaborazione con The Way Magazine, un’intervista alla celebre artista contemporanea inglese Sara Pope, conosciuta in tutto il mondo per essere in grado di trasmettere, con le sue opere d’arte, le intense emozioni dell’essere umano partendo dalla rappresentazione di una sola piccola parte del corpo: le labbra!

“Le opere d’arte di Sara Pope paiono ruotare attorno ad un unico soggetto, le labbra: sono magnetiche, catturano lo spettatore per i colori glossy e la loro perfezione. Siamo stati piacevolmente folgorati, fin da subito, dall’ effetto “pop up” generato dalle creazioni artistiche di Sara, i forti contrasti di colore e le forme che esaltano immediatamente la bellezza del soggetto attraggono spontaneamente l’osservatore.

Ma come per ogni forma d’arte, la bellezza non risiede solo nella bravura della mano dell’artista ma anche nel saper veicolare sensazioni, suscitare interrogativi nello spettatore, discussioni con uno sguardo nuovo. Dal nostro personale punto di vista, l’interpretazione delle labbra di Sara Pope è solo una chiave per capovolgere lo sguardo dell’opera su di noi: l’artista trascina lo spettatore davanti a una netta contraddizione tra verità e finzione, illusione e realtà, personalità e omologazione. Le sue opere esprimono gli eccessi del nostro tempo, il tentativo di stare al passo con uno stile di vita assolutamente accattivante e allo stesso tempo irrealistico, illusorio, distorto. Interrogano sulle aspirazioni personali, sulle scelte della vita, su chi siamo stati e chi diventeremo ogni giorno.

Nascono degli interrogativi su come siamo arrivati a dove siamo oggi, chi ci ha influenzati, perchè siamo così tendenti alla perfezione, perchè perseguiamo la bellezza, la fama, il denaro? Con quale fine? Desiderare a che costo, sacrificando che cosa? Forse un’ affermazione di se stessi in un’ottica capitalistica di “Compro dunque sono” ? Come le opere di Sara Pope, siamo ammaliati dagli eccessi, dai colori vistosi, dalle forme avvolgenti e inebrianti, risucchiati in questa ruota infinita senza avere un focus preciso, sempre alla scoperta di chi siamo e cosa desideriamo.

Donne e uomini inseguono l’ideale di bellezza, fama, potere, in cerca di equilibrio perfetto che di conseguenza alimenta anche un personale senso di inadeguatezza. Le opere di Sara sono state scelte perché raccontano una storia più ampia, di una trasformazione nella nostra cultura, una trasformazione nei nostri valori e nelle nostre aspirazioni.”

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